ogni giorno una proposta di riflessione per il Tempo di Quaresima
"Fatevi nuovi nel cuore e nello spirito"
La preghiera è la via per vivere la carità operosa, la quale conferma che l’orazione non è alienazione o cedimento al solipsismo e all’inerzia. La preghiera autentica chiede che la nostra vita sia messa a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno del nostro aiuto, della nostra parola e del nostro affetto. In realtà essa è sempre un invito al servizio, alla disponibilità a consegnare la nostra vita nelle mani di Dio e dei fratelli.
(dal Messaggio per la Quaresima 2010 del Cardinale Crescenzio Sepe)
"Fatevi nuovi nel cuore e nello spirito"
La preghiera è la via per vivere la carità operosa, la quale conferma che l’orazione non è alienazione o cedimento al solipsismo e all’inerzia. La preghiera autentica chiede che la nostra vita sia messa a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno del nostro aiuto, della nostra parola e del nostro affetto. In realtà essa è sempre un invito al servizio, alla disponibilità a consegnare la nostra vita nelle mani di Dio e dei fratelli.
(dal Messaggio per la Quaresima 2010 del Cardinale Crescenzio Sepe)
dal «Libro ad Autolico» di san Teofilo di Antiochia, vescovo
Se dici: Fammi vedere il tuo Dio, io ti dirò: Fammi vedere l'uomo che è in te, e io ti mostrerò il mio Dio. Fammi vedere quindi se gli occhi della tua anima vedono e le orecchie del tuo cuore ascoltano.
Dio, infatti, viene visto da coloro che lo possono vedere cioè da quelli che hanno gli occhi. Ma alcuni li hanno annebbiati e non vedono la luce del sole. Tuttavia per il fatto che i ciechi non vedono, non si può concludere che la luce del sole non brilla. Giustamente perciò essi attribuiscono la loro oscurità a se stessi e ai loro occhi.
Tu hai gli occhi della tua anima annebbiati per i tuoi peccati e le tue cattive azioni.
Come uno specchio risplendente, così deve essere pura l'anima dell'uomo. Quando invece lo specchio si deteriora, il viso dell'uomo non può più essere visto in esso. Allo stesso modo quando il peccato ha preso possesso dell'uomo, egli non può più vedere Dio.
Mostra dunque te stesso. Fa' vedere se per caso non sei operatore di cose indegne, ladro, calunniatore, iracondo, invidioso, superbo, avaro, arrogante con i tuoi genitori. Dio non si mostra a coloro che operano tali cose, se prima non si siano purificati da ogni macchia. Queste cose ti ottenebrano, come se le tue pupille avessero un diaframma che impedisse loro di fissarsi sul sole.
Ma se vuoi, puoi essere guarito. Affidati al medico ed egli opererà gli occhi della tua anima e del tuo cuore. Chi è questo medico? E' Dio, il quale per mezzo del Verbo e della sapienza guarisce e dà la vita. Dio, per mezzo del Verbo e della sapienza, ha creato tutte le cose; infatti «Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera» (Sal 32, 6). La sua sapienza è infinita. Con la sapienza Dio ha posto le fondamenta della terra, con la saggezza ha formato i cieli. Per la sua scienza si aprono gli abissi e le nubi stillano rugiada.
Se capisci queste cose, o uomo, e se vivi in purezza, santità e giustizia, puoi vedere Dio. Ma prima di tutti vadano innanzi nel tuo cuore la fede e il timore di Dio e allora comprenderai tutto questo. Quando avrai deposto la tua mortalità e ti sarai rivestito dell'immortalità, allora vedrai Dio secondo i tuoi meriti. Egli infatti fa risuscitare insieme con l'anima anche la tua carne, rendendola immortale e allora, se ora credi in lui, divenuto immortale, vedrai l'Immortale.
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