"Ecco il tempo della grazia, ecco i giorni della salvezza"
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
Con l'occhio interiore, il nostro intelletto, illuminato dallo Spirito di verità, deve scrutare il significato di ciò che disse nostro Signore, parlando dell'imminenza della sua passione: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo» (Gv 12, 23), e più avanti: Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il Figlio tuo (Gv 12, 27-28).
O ammirabile potenza della Croce! O ineffabile gloria della passione! La tua Croce, sorgente di tutte le benedizioni, è causa di tutte le grazie. Per essa viene elargita ai credenti la forza nella loro debolezza, la gloria nell'umiliazione, nella morte la vita. Ora inoltre, cessata la varietà dei sacrifici materiali, l'offerta unica del tuo corpo e del tuo sangue sostituisce pienamente tutte le specie di vittime, poiché tu sei: il vero Agnello di Dio che togli i peccati del mondo (cfr. Gv 1, 29). Così compi in te tutti i misteri, e come unico è il sacrificio, così unico è anche il regno formato dall'insieme di tutti i popoli.
Confessiamo dunque, o miei cari, quanto l'apostolo Paolo, dottore delle genti, ha dichiarato solennemente: «Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori» (1 Tm 1, 15). La misericordia di Dio verso di noi è davvero meravigliosa proprio perché Cristo non è morto solo per i giusti e i santi, ma anche per i cattivi e per gli empi. E, poiché la sua natura divina non poteva essere soggetta al pungolo della morte, egli, nascendo da noi, ha assunto quanto potesse poi offrire per noi.
«Come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo» (1 Cor 15, 22).
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