"Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi"
Mosè temeva che il popolo si pentisse del cammino intrapreso per volere di Dio e gli chiedesse di tornare indietro.
Anche oggi la moltitudine ha paura. La paura che si sprigiona attorno ci può atterrire e farci perdere la speranza. Alcuni settori chiave della nostra società sono governati da prepotenti avidi di potere, i quali incutono paura a tutto il popolo compiendo stragi, soprusi, sequestri, uccisioni e spacciando droghe. Anche dinanzi a noi, popolo di Dio dell'epoca presente, sta la strada del deserto che porta alla Terra Promessa, oppure la strada della schiavitù sotto i faraoni del nostro tempo. Ricordatevi "Dio verrà a visitarvi". E quando Dio "visita" si manifesta onnipotente e misericordioso: abbassa e innalza, sconfigge e accoglie, condanna e ha compassione. Sappiate dunque che il Signore marcia alla testa del suo popolo, per guidarlo sulla via.
(da "Quaresima è bello" di Domenico Nicolai)
Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
I Giudei videro dei miracoli. Anche tu ne vedrai di maggiori e di più famosi di quelli che essi videro all'uscita dall'Egitto. Tu non hai visto il faraone sommerso con il suo esercito, ma hai visto il diavolo affondare con le sue schiere. I Giudei attraversarono il mare, tu hai sorpassato la morte. Essi furono liberati dagli Egiziani, tu dai demoni. Essi lasciarono una schiavitù barbara, tu la schiavitù molto più triste del peccato.
Osserva come tu sei stato favorito con doni più grandi. I Giudei non poterono allora contemplare il volto splendente di Mosè, benché fosse ebreo e schiavo come loro. Tu invece hai visto il volto di Cristo nella sua gloria. Anche Paolo esclama: Noi a viso aperto contempliamo la gloria del Signore (cfr. 2 Cor 3, 18). I Giudei erano seguiti dal Cristo, ora invece egli segue noi in modo più vero.
Essi dopo l'Egitto trovarono il deserto, mentre tu dopo la morte troverai il cielo. Essi avevano come guida e capo Mosè, noi invece un altro Mosè, lo stesso Dio che ci guida e comanda.
Mosè levava le mani al cielo facendone scendere la manna, pane degli angeli. Il nostro Mosè leva le mani al cielo e ci procura un cibo eterno. Il primo percosse la pietra, facendone scaturire torrenti d'acqua. Questi tocca la mensa, percuote la mistica tavola fa sgorgare le fonti dello Spirito. Ecco il motivo per il quale la mensa è posta al centro, come una sorgente, perché i greggi accorrano da tutte le parti ad essa e si dissetino alle sue acqua salutari.
Possedendo pertanto una simile sorgente, una tale fontana di vita, una mensa così carica di beni e così ridondante di favori spirituali, accostiamoci con cuore sincero e coscienza pura per ottenere grazia e perdono nel tempo opportuno.
Per la grazia e la misericordia del Figlio unigenito di Dio, il Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale al Padre e allo Spirito Santo sia gloria, onore, potere ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
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