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martedì 23 febbraio 2010

martedì della I sett. di Quaresima


"Ecco il tempo della grazia, ecco i giorni della salvezza"

Il tempo della grazia è la Quaresima, e i giorni della salvezza è tutta la vita a nostra disposizione.
Quaresima è il tempo della sincerità e della coerenza: ci comportiamo da atei, anche se preghiamo, anche se celebriamo messe e vi partecipiamo; ci comportiamo da atei, anche se viviamo nei conventi, anche se poniamo il crocifisso sulle pareti di casa o negli uffici, oppure in parlamento. Per questo la Quaresima è un cammino nel quale dobbiamo "ritornare".
(da "Quaresima è bello" di Domenico Nicolai)

da un trattato di san Cipriano martire
Dio volle che molte cose fossero dette e ascoltate per mezzo dei profeti, suoi servi.
Ma immensamente più sublimi sono le realtà che comunica attraverso il suo Figlio.
Più incomparabili le cose, che la parola di Dio, pur già presente nei profeti, proclama ora con la propria voce, e cioè non più comandando che gli si prepari la via, ma venendo egli stesso, aprendoci e mostrandoci il cammino da seguire. Così mentre prima eravamo erranti, sconsiderati e ciechi nelle tenebre della morte, ora, illuminati dalla luce della grazia, possiamo battere la via della vita con la guida e l`aiuto del Signore.

Ci suggerì e insegnò quel che dovevamo domandare. Colui che ha dato la vita, ha insegnato anche a pregare, con la stessa benevolenza con la quale sì è degnato di dare e fornire tutto il resto; e ciò perché parlando noi al Padre con la supplica e l'orazione che il Figlio insegnò, fossimo più facilmente ascoltati. Quale orazione infatti può essere più spirituale di quella che ci è stata data da Cristo, dal quale ci è stato mandato anche lo Spirito Santo? Quale preghiera al Padre può essere più vera di quella che è stata proferita dalla bocca del Figlio, che è verità?
Preghiamo, dunque, fratelli, come Dio, nostro Maestro, ci ha insegnato. E` preghiera amica e familiare pregare Dio con le sue parole, far salire ai suoi orecchi la preghiera di Cristo.
Riconosca il Padre le parole del Figlio suo quando preghiamo; egli che abita dentro il nostro cuore, sia anche nella nostra voce. E poiché è nostro avvocato presso il Padre, usiamo le parole del nostro avvocato, quando, come peccatori, supplichiamo per i nostri peccati. Se egli ha detto che qualunque cosa chiederemo al Padre nel suo nome ci sarà data, impetreremo più efficacemente quel che domandiamo in nome di Cristo, se lo domanderemo con la sua preghiera.

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