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giovedì 25 febbraio 2010

giovedì della I sett. di Quaresima


"Chi medita la legge del Signore porta molto frutto"


La legge del Signore è il Vangelo, anzi la legge è una persona: è il Signore Gesù. Per noi la legge non è un libro, ma lo stesso buon Pastore. Approfondire la conoscenza di lui è portare frutto a suo tempo, pronti per la pasqua eterna.

(da "Quaresima è bello" di Domenico Nicolai)


dalle «Omelie» di sant'Asterio, vescovo
Il modello, ad immagine del quale siete stati fatti, è Dio.
Siete cristiani, e col vostro stesso nome dichiarate la vostra dignità umana, perciò siate imitatori dell'amore di Cristo che si fece uomo.
Quando venne egli stesso, proclamò di persona e con la propria bocca: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò» (Mt 11, 28). Perciò a coloro che ascoltarono la sua parola, concesse un pronto perdono dei peccati e li liberò da quanto li angustiava. Il Verbo li santificò, lo Spirito li rese saldi, l'uomo vecchio venne sepolto nell'acqua, e fu generato l'uomo nuovo, che fiorì nella grazia.
Dopo che cosa segui? Colui che era stato nemico diventò amico, l'estraneo diventò figlio, l'empio diventò santo e pio.

Non è giusto considerare gli uomini come dannati e senza speranza, e non dobbiamo trascurare coloro che si trovano nei pericoli, né essere pigri nel portare loro il nostro aiuto, ma è nostro dovere ricondurre sulla retta via coloro che da essa si sono allontanati e che si sono smarriti. Dobbiamo rallegrarci del loro ritorno e ricongiungerli alla moltitudine di quanti vivono bene e nella pietà.

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