"Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi"
(tratto da un'omelia di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo che ascolteremo domani)
Quanto è utile darsi una regola, ogni giorno, di un tempo in cui leggere il Vangelo e pregare! È l'invito di questa domenica in cui ascoltiamo quei versetti dell'inizio del Vangelo di Luca che non vengono normalmente proclamati. Leggiamo il Vangelo per non ridurre tutto a noi, per trovare cuore, sentimenti, perdono! Leggiamolo, per avere quella potenza che usciva dal corpo e dalla parola di Gesù; perché la tempesta del mondo trovi la bonaccia in quella parola che dice oggi al vento ed al mare di calmarsi.
La prima tappa che l'evangelista ricorda è Nazareth. Qui Gesù tiene la sua prima predica. È sabato e, com'è suo solito, si reca in sinagoga. Durante la preghiera sinagogale ogni adulto israelita può leggere e commentare la Scrittura. Quel giorno si presenta Gesù. Il ministro offre a Gesù il rotolo delle Scritture aperto al libro del profeta Isaia. Abbiamo ascoltato il brano letto da Gesù: "Lo Spirito del Signore è su di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore". Terminata la lettura, Gesù chiude il rotolo. Tutti hanno gli occhi fissi su di lui; la meraviglia è notevole.
Gesù arrotola il volume e lo depone. Siede. Tutti lo guardano con grande attenzione, sottolinea l'Evangelista, come a farci rivivere quei cuori sospesi nell'ascolto e nell'attesa. "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi". Gesù non commenta, compie! "Oggi". La speranza non è più un sogno lontano, probabile, indefinito, quasi fosse ridotta ad un modo per sopportare meglio le difficoltà del presente. Il tempo non scorre più senza un orientamento. Dopo la Sinagoga di Nazareth tutti possiamo aiutare il Signore perché si compia per tanti il Vangelo. "Oggi" ti vengo a trovare! "Oggi" inizio a dire quelle parole di amore che non so più pronunciare o che sono sempre rimaste dentro! "Oggi" vado oltre il rancore, la paura, il giudizio; "Oggi" scelgo di essere generoso, cambio atteggiamento, volto. "Oggi" chiedo perdono a chi ho offeso o tradito. "Oggi" ti aiuto, pover'uomo che chiedi ed hai bisogno di tutto. "Oggi" vogliamo che i malati dell'Africa trovino le cure che un mondo ingiusto vuole negare. "Oggi" possiamo aiutare ad uscire dalla prigione amarissima della solitudine, dall'oppressione della violenza e della guerra. Non rimandiamo sempre al domani, per pigrizia e paura, per sciocco ottimismo. Oggi alziamo gli occhi e guardiamo i campi che già biondeggiano. Apriamo gli occhi del cuore e crediamo nell'amore, potenza del Signore, che egli dona ai suoi, speranza dei poveri e degli oppressi. È l'oggi di Dio. Che non finisce mai.
Ogni volta che il Vangelo viene proclamato, come in questo giorno, si compie questo "oggi" di Dio, l'oggi della liberazione, l'oggi della festa, l'oggi del Vangelo. Ogni volta che si apre il Vangelo dobbiamo sentirci dire: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato". L'oggi di Dio entra nei nostri cuori, nelle nostre giornate, anche se tutto quel che accade intorno ci spinge a non credere più a nulla, a non ritenere possibile che questo "oggi" straordinario possa giungere, per rassegnarci tutti all'ineluttabile. Noi crediamo, invece, che l'oggi del Signore - quella festa di cui abbiamo ascoltato nella prima lettura - arrivi per ogni uomo e per ogni donna, in tutti i luoghi della terra, anche in quelli nei quali sembra più impossibile.
buona domenica a tutti!
sabato 23 gennaio 2010
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Complimenti per questo servizio ma perchè mancano i commenti del 10 gennaio e dal 24 gennaio in poi?
RispondiEliminagrazie per i complimenti; in realtà siamo ancora in una fase di rodaggio, cerchiamo di capire quanto possa essere utile al nostro ministero liturgico avere uno strumento di confronto come questa rubrica.
RispondiEliminasperiamo di essere più "puntuali" nelle prossime settimane per condividere, con chi legge questa pagina, la nostra riflessione per il tempo di Quaresima ormai vicino.